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L’arte di comunicare secondo Jim Rohn

L’arte di comunicare secondo Jim Rohn

Ottimizza la tua comunicazione grazie ai consigli di uno dei più grandi filosofi motivazionali di tutti i tempi

Emanuel James “Jim” Rohn (Yakima, 17 settembre 1930 – 5 dicembre 2009) è stato un imprenditore statunitense, autore e speaker motivazionale. (Fonte Wikipedia)

Ultimamente, mi sento sempre più attratta da libri che trattano temi legati alla crescita personale: ne compro tantissimi e li divoro letteralmente, talvolta al punto di non riuscire ad andare a dormire finché non sono finiti. Ti capita mai?

Quando mi succede ho la prova che un libro è davvero potente e che ha su di me una forza trasformativa del tutto speciale!

Ecco, “Vivi Una Vita Ispirata” di Jim Rohn mi ha fatto esattamente questo effetto!

Conosci Jim Rohn? Jim Rohn, scomparso nel Dicembre del 2009, è stato uno dei più grandi relatori motivazionali di tutti i tempi. Imprenditore, mentore ed autore di libri sulla crescita personale, si stima che egli abbia parlato a più di quattro milioni di persone in tutto il mondo.

Condensare in poche righe tutto il contenuto dell’intero libro di Jim Rohn è davvero impossibile, è per questo che, nell’articolo che stai leggendo, ho deciso di concentrarmi su un solo capitolo, ricco di spunti di riflessione: “L’Arte Di Comunicare”.

Vivi una vita ispirata

Le Parole sono potenti!

Una delle tante lezioni che possiamo apprendere dalla lettura del libro è di sicuro quella di dare reale importanza alle parole. Le parole, spesso trascurate e non scelte accuratamente, sono in realtà strumenti fondamentali, poiché permettono di veicolare in modo ottimale i nostri pensieri ed esprimere anche verbalmente le nostre emozioni. Inoltre, sono utili per ottenere ciò di cui abbiamo bisogno, funzione fondamentale per chi fa della comunicazione il proprio lavoro, non credi?

A proposito della potenza delle parole che pronunciamo, mi viene in mente un antico vocabolo in uso nella magia mistica dal quale sono stata sempre particolarmente affascinata: Abracadabra. Sebbene moltissimi studiosi abbiano tentato di stabilire l’etimologia del termine, in realtà la sua origine è ancora dubbia. Tuttavia, a me piace moltissimo la lettura che ci viene fornita dall’aramaico, che traduce letteralmente “Abracadabra” nella formula, appunto, magica “Creo attraverso le parole”. Le nostre parole, ricche di significato e pregne della storia che portano con sé, hanno un enorme potere, per questo è bene sceglierle con cura!

Scegliere con cura le nostre parole è il modo principale per migliorare la nostra capacità di essere comunicativi. Questo assunto fortemente sostenuto dall’autore si sviluppa in una serie di consigli che ho tratto dal suo libro!

Eccoli qui!

Le parole hanno potere – Photo Credit Canva Pro

I consigli di Jim Rohn per potenziare la tua comunicazione

1) Arricchisci il tuo vocabolario

Può sembrare un consiglio banale, ma, se riflettiamo con onestà, quanto tempo dedichiamo davvero ad ampliare il nostro vocabolario? Quanto spesso ci soffermiamo sulle parole che non conosciamo cercandone il significato? A giudicare dalle tante… “imprecisioni” grammaticali che possiamo notare sulle home di qualunque social, direi che la tendenza ad incrementare il proprio bagaglio di parole non è largamente diffusa, non trovi? Eppure, ci spiega Rohn, un vocabolario ricco e variegato è il primissimo passo per raggiungere i nostri sogni! Innanzitutto, perché ci permette di esprimere correttamente e coerentemente tutte le nostre richieste e poi, perché ci dà la possibilità di condurre una discussione con più carisma. Un vocabolario ricco e sempre più ampio ci rende accattivanti.

Occhio però a non cadere nel tranello dello “specialista”: non tutti comprenderanno termini particolarmente ricercati o di settore. Dunque abbi cura di variare il tuo vocabolario anche in base alla tua audience, spendi del tempo nella comprensione del tipo di persone che hai di fronte ed adatta le tue parole al tuo pubblico!

2) Nei tuoi discorsi, utilizza le emozioni…

Quando una parola è corredata ad una emozione chiara e precisa, ha la potenza di un tornado. Lo sappiamo: la comunicazione si serve di moltissimi canali per esprimersi, dunque non sempre abbiamo bisogno di parlare per comunicare i nostri stati d’animo. Ma cosa accadrebbe nelle nostre vite se ci sforzassimo di imparare ad esprimere le nostre emozioni in modo diretto? Forse, aumenterebbe la possibilità di sentirci finalmente compresi! Le emozioni, scrive l’autore, aumentano l’efficacia delle parole. Un ottimo spunto di riflessione, direi!

3) …ma impara a gestirle!

Quante volte ci capita di avvertire un enorme senso di rabbia e frustrazione e tener dentro le emozioni negative senza esprimerle? Solitamente poi tutto quel che abbiamo incamerato esce fuori sotto forma di uragano, spazzando via qualunque possibilità di stabilire un reale contatto con il nostro interlocutore. Un “trucco” interessante proposto da Jim Rohn è quello di elaborare la rabbia attraverso una regola semplicissima, ovvero: se qualcosa ti fa male, prenditela con il peccato e non con il peccatore. Poniamo il caso che tuo figlio abbia combinato un bel guaio e la cosa ti riempie di rabbia oppure, che un tuo collaboratore abbia sbagliato un importante contratto. Ecco, quel che spesso ci viene spontaneo in occasioni simili è rivolgersi direttamente al “colpevole”, inveendo contro di lui, contro la sua persona. In realtà, ci spiega l’autore, la nostra comunicazione diventa realmente efficace quando siamo in grado di separare il valore della persona che ci ha provocato rabbia dalle sue azioni. Prendiamo del tempo per far affievolire il sentimento nella sua fase più esplosiva e poi, nel comunicare il nostro stato d’animo all’interlocutore, scegliamo di porre accento sulle sue azioni, non sulle sue caratteristiche personali. Insomma, proviamo a formulare una frase di questo tipo: “Ti voglio bene, ma non mi piace che tu abbia preso la mia macchina senza chiedermi il permesso”. Questo tipo di frase eviterà di porre l’altro in una condizione di difensiva e migliorerà nettamente la qualità della nostra comunicazione.

4) Chiedi…

…e ti sarà dato! Un consiglio sconcertante, quasi incredibile, soprattutto per tutte quelle persone che (proprio come me) sono terribilmente imbarazzate alla sola idea di esprimere delle richieste. Eppure, la capacità di chiedere è per Rohn tra le caratteristiche fondamentali di una comunicazione efficace. Non a caso, “Chiedi e ti sarà dato” è una formula così antica, dai toni letteralmente miracolosi. Quando la nostra comunicazione si libera dalle catene della paura, attiviamo il processo mentale che ci porta ad accogliere, a ricevere. E si sa, ricevere è in realtà molto più complesso di dare. Ricevere ha a che fare con tutte le nostre insicurezze! Quante volte ci chiediamo, infatti, “sono davvero meritevole di ricevere questa promozione?”, oppure “Non farò una brutta figura se chiedo un aumento?”. Persi tra pensieri e pensieri, restiamo a mani vuote. Ci arrovelliamo nella frustrazione e vediamo altri raggiungere traguardi a cui noi, semplicemente, non abbiamo osato arrivare. Ne vale davvero la pena? Secondo Jim Rohn, ovviamente no!

Voglio regalarti una frase in romanesco che mia nonna mi dice sempre e che cerco sempre di tenere a mente: “Faccia tosta… panza piena!”. Ehm… ok, mia nonna non è certo una filosofa motivatrice, ma la sua frase è comunque potente, non trovi?

Ecco alcuni consigli tratti dal libro “Vivi Una Vita Ispirata” di Jim Rohn. Di cose da scrivere ce ne sarebbero così tante che ne ho potute selezionare soltanto alcune per scrivere questo articolo. Ma se ti ho incuriosito, come spero, alla lettura di questo libro, ti invito ad acquistarlo ed a lasciarti sorprendere!

A presto, con un nuovo articolo!

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